PROPRIETA' INTELLETTUALE E VIA DISCORRENDO

Seppure mi sia sempre compiaciuta di leggere i miei post riportati sugli altrui blog o spazi virtuali di altro genere ,adesso sono stanca di sentire leggere alla radio i miei scritti da signorine che dichiarano di esserne le autrici e di leggere le mie storie anche sulla carta stampata con nomi e luoghi diversi ma senza cambiarne nemmeno le frasi dei discorsi.Vergonoso per chi ruba la proprietà intellettuale ,ma anche per chi la promulga senza verificarne la fonte .Smettetela altrimenti oltre alla Escort potreste conoscere anche il suo avvocato!

giovedì 28 maggio 2009

il pezzo grosso 2


Ti incrocio ancora una volta, i ricci bianchi , le lenti spesse e la testa nei tuoi mille pensieri, mi sfiori e nemmeno t'accorgi che sono lì , nemmeno sai chi io sia , forse perchè quando mi passi accanto abbasso lo sguardo e dico buongiorno arrossendo e vergognandomi di questi fianchi ingombranti.Ci siamo parlati una sola volta quando mi hanno mandata nel tuo studio perchè era Agosto e non cera nessuno dei grandi dell'azienda per firmare quelle carte ed è toccata a me. Una donna si prende a livello celebrale, cazzo ma tu mi hai propio dato un orgasmo mentale solo nell 'offrirmi quel cioccolatino e nell'illustrarmi il piano di lavoro autunnale..
Ti vedo allontanare con la segretaria e i lecchini al seguito ,la tua stanza rimane aperta, la solita barricata di segretarie oggi non cè , ed io non dovrei trovarmi lì ai piani superiori .Entro mi lascio abbracciare dalla tua poltrona, come se fossi tu.Morbidissima, liscia, avvolgente. Mi piace il suo profumo, misto al tuo e la sensazione che mi da sulla pelle, come quelle che mi dai tu. Mi dondolo piano, oscillando e girando come fanno i bambini.Anche oggi cè la tua foto sulla Gazzetta dove dici che farai di tutto per cambiare le cose, oh anche se non ci credo io voterò per la tua brigata, perchè sei tu! Mentre passo lenta il mio indice sulla tua foto appari sulla soglia . Ti sorrido, ma ti vedo serissimo e con un’aria che sembra incazzata.Penso di averti irritato per questa mia improvvisata, ma mi vieni vicino e senza dire una parola, la tua lingua invade la mia bocca.Mi prendi il seno fra le mani, lo stringi forte.Realizzo che mi avevi notata anche tu qualche volta e magari...ti attizzo pure !!Ti guardo un po’ stupita – Professore io..mi scuso ma.. – Non lasci la mia bocca, la tua lingua è avida, calda e invadente.Mi prendi per le mani e mi fai alzare, ti stringi a me e sento la tua eccitazione puntarmi contro. Le tue mani mi scorrono sul corpo, cercano di annullare le barriere degli abiti, se fossi meno controllato strapperesti qualcosa.Mi lasci, mi guardi e sorridi. – Aspetta – non dici altro. Alzi il telefono e parli con la tua segretaria, le dici che sarai occupato e che non vuoi chiamate o visite. Mentre parli hai già allentato la cravatta e stai slacciandoti i bottoni della camicia. I tuoi occhi non mi hanno lasciata un minuto. Torni a baciarmi focoso e avido.- Gattona , sono mesi che ti scruto, non sò nemmeno chi cazzo sei ma guarda cosa mi combini ogni volta che mi strusci come una gatta in calore … - cominci a spiegare portandomi una mano sul tuo sesso rigido e prepotente, per farmi capire la situazione.- Bene , bene professore, sentiamo un pò se sono le solite chiacchere da politicante ....– ti provoco. Il tuo sesso aperto, spalancato di fronte alla mia bocca! prendi la mia giacca e la butti sul divano, passi a sfilarmi la maglia.La tua bocca sul collo mi scioglie, io ansimo e insisti mordendomi, leccandomi e trascinandomi nella tua eccitazione.Mi sollevi la gonna, sorridi mentre le tue dita sentono la pelle delle mie gambe, fra le autoreggenti e la biancheria che si increspa in un brivido. Arrivi alle mutandine e mi tocchi attraverso il tessuto.- Le hai già bagnate! Mi scrutavi anche tu allora...puttanella.– mi ammonisci ironico.Le fai scendere fino alle ginocchia in un momento e, mentre ho già le tue dita dentro, le sento cadere sui miei piedi. Senza uscire da me, con un gesto inaspettato liberi la scrivania dalle cose che la ingombrano, buttando senza pensarci un momento, tutto in terra.Mi fai salire e metti le mie gambe ai lati del tavolo e in questo modo sono aperta, come tu mi hai immaginata ogni volta che ti strusciavo nei corridoi.Le tue dita continuano a spingersi dentro di me, fra i miei umori e il piacere che sale. Mi allarghi e la tua bocca non aspetta, ti avvicini ai miei riccioli e cominci a giocarci con la lingua. - Ti voglio! Tu mi vuoi ? – mi domandi.- Sì sì … prendimi ! – La tua lingua è dentro di me, la tua bocca mi divora, sei ingordo, vorace mi porti a godere in pochi attimi. Cerco di controllare i miei gemiti, ma poi mi lascio andare perché so che comunque la tua segretaria non puo’ non sapere cosa sta succedendo qui. Accompagni i miei movimenti con la lingua con le dita, con il tuo corpo, con la tua passione per me.Ti prendo la testa per fermarti, con una mano cerco di ripararmi dalla tua lingua. Ti fermi e ridi.Mi rannicchio portando le gambe a me, mentre ti spogli completamente.Mi fai alzare ed aspetti che la mia testa riprenda il controllo. Mi baci goloso e mi fai alzare una gamba fino ad appoggiare un piede sul bordo. Sei in me.I tuoi fianchi mi spingono.
Non sei delicato, i tuoi affondi sono profondi, forti, quasi violenti.Porti la tua bocca al mio collo, mordi, lecchi la mia pelle come se volessi togliermela.
Le tue mani si spostano al reggiseno che ancora indosso. Per un attimo tremo al pensiero che tu lo voglia strappare, tanta è la foga che hai nei gesti, poi scegli di togliermelo anche se non proprio gentilmente.
Mi afferri per i capelli, costringendomi a portare la testa all’indietro e mentre sono così bloccata la tua bocca succhia e morde i miei capezzoli. Porterò sulla pelle i segni dei tuoi morsi per giorni, lo so.Ripeti sempre Gattona,accompagnandolo da incitamenti licenziosi e da gemiti per me inebrianti, afrodisiaci.
Ti fermi un momento e mi fai girare, facendomi piegare sulla tua scrivania. Mi dici di portare le mani all’indietro e di aprirmi afferrandomi per le natiche. Sento la tua lingua che solca il taglio e scende verso il mio sesso aperto. Ti soffermi sul buchino, sento che ci giri intorno per poi entrare, le tue dita aprono la strada e la lingua affonda, i miei gemiti tradiscono il piacere che provo.Scendi alla fessura e naufraghi nei miei umori. Sospiro e spasimo per la tua lingua insistente, profonda, instancabile.Vengo di nuovo con le tue dita che mi pizzicano il clitoride e la tua lingua che sembra incollata a me.Un attimo dopo mi penetri, rimani fermo dentro me e descrivi come ti senti ghermito, afferrato dagli spasmi del mio sesso scosso dall’orgasmo.
Cominci a muoverti. Sei duro, eccitatissimo e sento la tua voglia prepotente di venire.Mi prendi per i fianchi, esci piano, completamente e poi rientri affondando con spinte di nuovo potenti, profonde. Porti le mani al mio sedere e mentre mi allarghi entri con entrambi i pollici nel mio buchino, protesto, ma non mi dai ascolto. Spingi, affondi, penetri con il cazzo e con le dita, forte, deciso, determinato e vieni, incuneandoti in me con altre poderose sferzate dei tuoi lombi. Mi crolli addosso e mi baci dolcissimo sul collo, ancora qualche sussulto, ancora qualche ansimo.Fuori si è fatto buio, chissà che ore sono, la tua segretaria sicuramente se n’è andata.Mi fai alzare e mi conduci al divano.Ci sdraiamo vicini, mi tieni abbracciata accarezzandomi i capelli e il viso, i tuoi occhi brillano e restiamo così, languidi nella penombra del tuo studio....cerco di riaprire gli occhi e sei lì con i tuoi lecchini e la segretaria che svolti per gli ascensori, uno della security mi ferma e mi chiede - Signora ha un appuntamento ?...- Io frastornata rispondo "No ho solo un sogno ".
Ciao professore , la porta del tuo studio è chiusa, forse cè qualcuna che ti aspetta lì dentro ..chissà.



escort , diario di una prostituta italiana, memorie di una puttana, bella di notte, grassa, cicciona gaudente , bambolonaxxl , formosa, tettona,bbw, cicciottella

2 commenti:

  1. AMMAZZA CHE SOGNI!....ammazza...sei brava...davvero brava quando scrivi! si sente tutto!
    yashanti

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