PROPRIETA' INTELLETTUALE E VIA DISCORRENDO

Seppure mi sia sempre compiaciuta di leggere i miei post riportati sugli altrui blog o spazi virtuali di altro genere ,adesso sono stanca di sentire leggere alla radio i miei scritti da signorine che dichiarano di esserne le autrici e di leggere le mie storie anche sulla carta stampata con nomi e luoghi diversi ma senza cambiarne nemmeno le frasi dei discorsi.Vergonoso per chi ruba la proprietà intellettuale ,ma anche per chi la promulga senza verificarne la fonte .Smettetela altrimenti oltre alla Escort potreste conoscere anche il suo avvocato!

lunedì 3 agosto 2009

senza rimpianti

Avevo perso marito,casa ,staus da ricca borghese,il sogno di una famiglia ridente che invecchia insieme solo perchè una donna aveva deciso di portarmi via tutto usando un paio di glutei e due mesces fatte anche male. Naturalmente questa donna quando ci ha ripulito del nostro conto,delle nostre attività . delle nostre auto e dopo aver ridotto il mio uomo in una nullità ha ben deciso di lasciarlo e sparire, anzi ancora oggi non sappiamo di preciso chi fosse, visto che oggi si accompagna ad altri imprenditori usando un altro nome e identità.
Ma sussisteva il fatto che io come donna ero perdente.Depressa, disoccupata, grassa, problematica l'unica via d'uscita era trovarmi un uomo che mi desse affetto e cominciai a cercarlo anzi ad offrirmi senza mezzi termini . Trovai il primo..poi il secondo..poi il terzo e poi altri che non mi hanno mai dato un briciolo d'affetto. Scopate, solo scopate, per poi sparire per settimane e ricomparire quando qualcosa nel pantalone scoppiava dalla voglia .Io ero ancora la Rita che non chiedeva, quella che stava zitta , quella che se ti portavano in uno squallido campo di ulivi o sulla brandina arrugginita di un garage si sentiva comunque voluta e questo la accontentava; se anche mio marito aveva buttato nel cesso la nostra famiglia pur di scopare una meglio di me , figuriamoci cosa potessi io chiedere in cambio ad altri uomini .Tra le varie relazioni e conoscenze conosco un uomo sposato che sembrava più assiduo nel frequentarmi e chiamarmi un giorno mi chiese di accompagnarlo in un privè.Avevo paura di essere riconosciuta e poi mi vedevo davvero fuori luogo per affrontare un luogo dove ci sono donne sexy e provocanti, ma per convincermi mi regalò un baby doll rosso a pois neri che mi stava davvero a pennello. Entrata in quel locale cambiò la mia visione del mondo e la mia vita.Mi resi conto in quelle poche ore che non sempre le ciccione fanno schifo, non sempre una donna magra è sinonimo di sensualità. Ero una bomba e me ne rendevo conto solo in quel momento. Scopavo con tutta la freddezza e la tecnica di una vera troia appresa durante la mia disperata ricerca d’affetto. Il proprietario di quel locale mi trattò come una vera femme fatale. Poi a distanza di giorni chiamò il mio compagno di allora e gli chiese se avessi un prezzo...o comunque a quale compromesso sarei riuscita a scendere. In questi casi ci sono donne che accettano di fare le ospiti fisse sotto ricompensa , altre che accettano di essere il passatempo di un uomo che magari si prenda cura dei suoi capricci Fino ad allora il massimo che un uomo mi avesse offerto era un panzerotto riscaldato al bar, prima di portarmi a letto, e magari per incontrarmi mi faceva anche una chiamata con addebito . Così mi offesi. e rimasi senza parole quando questo signore ci parlava e ci offriva champagne nel suo salotto .Ma mi concentrai su queste parole - Vanno di moda le donne come te, grasse e materne .Ci sono uomini del nord Italia che per mezz'ora con una come te pagherebbero 800 euro , spese di aereo e ristorante a parte- Adesso sò che ci si può guadagnare anche di più , ma mia figlia non l'ho mai lasciata , io cercavo solo di uscire dalla miseria non di arricchirmi. Così dopo aver detto al signore che io avrei fatto la badante o la donna delle pulizie nonostante la laurea ma mai la puttana, passai un paio di giorni a pensarci e ripensarci e il mio compagno di allora fu davvero schietto nel dirmi che mi stavo giocando l'opportunità di uscire dai debiti di mio marito ,prima che la banca mettesse il suo nome sulla mia casa .Così ecco il mio compromesso , incontrerò uomini ma solo in maniera privata, a casa loro , in albergo semmai , o anche su di una brandina arrugginita, in cambio di quello che valgo..e furono i miei primi clienti a fare il mio prezzo a suggerirmi un nome d’arte, un numero alternativo ed una identità parallela .Naturalmente i primi appuntamenti furono con gli uomini che mi videro quella sera nel privè, poi scambio di numeri, passaparola per poi staccarmi completamente dal proprietario del privè che tratteneva un bel margine sui miei incontri .Non che ne fossi risentita, il prendere appuntamenti per me, trovare la location giusta, l'orario e l'uomo tranquillo è stato un favore che rimpiango parecchio. Ma il suo servizio era davvero caro. Ma non essendoci una regolamentazione sulla prostituzione tutti possono arricchirsi sull'apertura delle gambe altrui.

Da quel momento in poi nacque Rita che lentamente ha cancellato tutto quello che ero prima di entrare in quel privè.:senza rimpianti !

4 commenti:

  1. altro che rimpianti ,tu si na forza da natura rita.sei bona e simpatica da morire

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  2. dovresti scrivere con più frequenza.

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  3. mik grazie anche se non ho capito chi sei .

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  4. NIKKO la mia vita da escort è ridotta a poco tempo ,non ho tanto da raccontare

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