PROPRIETA' INTELLETTUALE E VIA DISCORRENDO

Seppure mi sia sempre compiaciuta di leggere i miei post riportati sugli altrui blog o spazi virtuali di altro genere ,adesso sono stanca di sentire leggere alla radio i miei scritti da signorine che dichiarano di esserne le autrici e di leggere le mie storie anche sulla carta stampata con nomi e luoghi diversi ma senza cambiarne nemmeno le frasi dei discorsi.Vergonoso per chi ruba la proprietà intellettuale ,ma anche per chi la promulga senza verificarne la fonte .Smettetela altrimenti oltre alla Escort potreste conoscere anche il suo avvocato!

mercoledì 29 dicembre 2010

GOLOSA-racconto hard delle feste

In ginocchio davanti a te non per pregare non per supplicarti .Sono io che ho il potere, annuso nell'aria sentore di muschio e il tuo profumo le mie unghie scorrono mentre ti guardo negli occhi che tu tieni socchiusi ma vuoi guardare la mia bocca che a breve ti ingoierà
Cosciente del mio arbitrio indugio ancora ,dilaziono il tempo e lo spazio le movenze e la voglia .Le tue cosce vibrano la tua pelle scotta prendi i miei capelli le tue mani li accarezzano ma lo scopo non è quello ,non è una m
oina garbata ma un'impaziente voglia ;mi spingi a te vuoi le mie labbra vuoi la mia bocca rido e non cedo il mio respiro più vicino lo senti sulla tua pelle un tuo gemito ti raccolgo nelle mie mani andamento collaudato carezze sapienti ti stringo allento ti stringo ancora ascolto la litania dei tuoi sospiri e penso che sono in ginocchio davanti a te ma sei tu ad invocarmi sei tu a chiedere in questo scambio di potere mi attardo ancora inclemente accarezzo con la lingua le tue sfere ti bagno molto non tralascio nessuna delle pieghe della tua pelle niente rimane inviolato nulla anche quello che un uomo a volte dimentica di avere e le mie dita ora sono li dentro respiri pesantemente un ritroso piacere ti prende malgrado istintive remore mi solleciti a continuare spezzando convinzioni ataviche ed è il momento ti ingoio fino in fondo nella mia bocca calda apostrofi il mio nome con parole sconclusionate sei gonfio ed eccitato sapore salmastro e pungente dolce ed indelebile dopo poche spinte bevo tutto di te le tue parole e il tuo seme fino alla tua reazione che sembra un destarsi mi porgi la mano per farmi rialzare mimi un capogiro sorridi le tue guance arrossate mi abbracci e condividi con me il tuo sapore mi tiri indietro un ciuffo di capelli - investimi del potere, ora tocca a me .

4 commenti:

  1. SEMPLICEMENTE STUPENDO....

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  2. Complimenti ragazza. A questo punto occorrerebbe provare con un testo più lungo, che esamini il contenuto di coscienza di un intero incontro.

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  3. è più facile descrivere il proprio ruolo,l'altro non l'ho mai focalizzato bene, diciamo visivamente..ho pure le tette che mi fanno da muro.

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