PROPRIETA' INTELLETTUALE E VIA DISCORRENDO

Seppure mi sia sempre compiaciuta di leggere i miei post riportati sugli altrui blog o spazi virtuali di altro genere ,adesso sono stanca di sentire leggere alla radio i miei scritti da signorine che dichiarano di esserne le autrici e di leggere le mie storie anche sulla carta stampata con nomi e luoghi diversi ma senza cambiarne nemmeno le frasi dei discorsi.Vergonoso per chi ruba la proprietà intellettuale ,ma anche per chi la promulga senza verificarne la fonte .Smettetela altrimenti oltre alla Escort potreste conoscere anche il suo avvocato!

domenica 14 ottobre 2012

ti parlo



Ti scrivo perché così ti parlo. Sfioro questi  tasti che non sono la tua pelle,i miei occhi percorrono  questo display come se fossero i tuoi occhi,una volta la malinconia affogava in un diario chiuso con un lucchetto adesso tutto ha il suono di un click come quando ci siamo conosciuti ,Dannunzio saprebbe comunque scriverne storie appassionate,premendo invio e space fra le sue emozioni.
Il tempo qui trascorre,non passa perché passando verrebbe l ‘ansia del dopo ,non vola perché volando se guardassi indietro mi sentirei   troppo lontana.Scorre come l ‘acqua di questo fiume che mi accarezza i piedi e poi i sassi e poi le  i tronchi degli alberi che stanchi di essere sempre forti e maestosi si abbandonano a lui,accarezza tutti con la stessa forza,con la stessa freschezza,lasciando a tutti la pace di quelle carezze;come faccio io con loro,con gli altri .
Ma io ti ho mai accarezzato ?Forse no. Ero troppo impegnata a sorprenderti  con i miei effetti speciali. Ma vorrei tanto sentire il tocco delle tue carezze . Ma tu mi hai mai accarezzata? Anche  tu troppo impegnato nel fare l‘amante della escort. Ti scrivo perché non ti parlo mai. Non ne ho mai il tempo,o forse è una giustificazione perchè non vuoi parlarmi nemmeno tu  .Però quando sono con te voglio solo sentirti dentro ,come una pelle ,come una malattia ,come la stessa aria che respiro. Non esiste più niente. Il tempo trascorre  lo sai ? Ed è già tramonto i bambini stringono  la mano alle loro mamme e tornano a casa stanchi e felici ,le coppie arrivano stanche dalla città a cercare un pò di felicità sotto questi colori di cielo ed è così che vorrei parlarti. Ma se ci penso  non ci siamo mai visti sotto la luce del sole. A che serve infondo . Dicono che tutto questo sia squallido,troppo freddo per essere amore troppo lunga per essere passione. Infatti non è.. È quello che è senza un riferimento esistente,avessi dovuto fare qualcosa che già esiste non mi avrebbe presa così. Ed intanto ti penso come un innamorata cerco il tuo volto in quella foto nascosta sepolta da anni ,mi segue un porta fortuna che non era niente ,che non eri niente eppure restavi impresso in una memoria accanto ad una canzone in un telefono , poi passavano di moda , poi si rompevano e buttavi via . Come la mia vita che si rompeva e la buttavo via lì con un altro nome un altra anima che no non ero io. Ma tu restavi sempre lì su quella memoria che passava da un telefono ad un altro ,da una vita all’ altra. Eppure ti voglio come un capriccio cronico che non vuole altro che averti. Non mi importa con chi tu sia né quante ce ne siano con te, a me importa che tu venga da me. Magari ribrezzo al pensiero che tu ,il mio uomo possa piegarti ed umiliarti per un altra donna. Sarebbe come dire che io ti voglio e un altra no. Lo ritengo impossibile ,non lo accetto. Tutte quando ti vedono devono provare quello che provo io.  Se poi sapessi dirlo a me stessa cos’ è che provo io .

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